Report OICE sulla digitalizzazione e sulle gare BIM

Con la sesta edizione del “Report OICE BIM e digitalizzazione”, l’OICE fa il punto sull’evoluzione della domanda pubblica che si concretizza nelle gare con richiesta di modellazione elettronica (BIM) emesse nel 2022.

Per quanto riguarda i dati, in sintesi: nel 2022 i bandi in cui si è fatto riferimento al BIM sono stati 1.003, erano stati 534 nel 2021. L’accelerazione è dovuta all’andamento complessivo della domanda sulla spinta degli interventi del PNRR.

I bandi BIM sul totale degli affidamenti per servizi di architettura e ingegneria emessi nel 2022 sono in numero il 18,8% del totale (+87,8% rispetto al 2021) in valore il 47,6% del totale (+484,3% sul 2021).

La maggior parte delle gare BIM ha riguardato l’affidamento di progettazione (66,8%), verifiche del progetto (18,5%), direzione lavori (3,7%); verifiche strutturali (4,0%), le attività per rilievi, topografia, servizi di supporto al R.U.P. per redazioni elaborati grafici, collaudi, sono ricomprese nella definizione di ‘altri servizi tecnici’ (7,0%).

Le Amministrazioni più attive sono state ANAS, RFI, Agenzia del Demanio, Invitalia e Autorità portuale per un valore pari al 75,9% del totale.

L’88,7% del totale dei bandi ha riguardato interventi per opere puntuali (lo scorso anno la percentuale era all’81,7%); la restante percentuale era per opere lineari.

In 547 casi su 1.003 (il 54,5% del totale) il BIM è fattore premiale apprezzato in sede di offerta come «merito tecnico» o come «metodologia», con punteggi specifici che variano da 5,5 fino ad un massimo di 24 punti.

Nel rapporto si da conto anche del fatto che l‘80,3% degli associati OICE dichiara di aver effettuato investimenti sul BIM, sono dati che pur confermando che la larghissima maggioranza (oltre l’80%) delle imprese del settore destina una quota di investimenti al tema della digitalizzazione, rispetto all’anno precedente cala del 6,1%. Per quanto attiene all’incidenza dei costi sostenuti per acquisto di licenze o per rinnovo di abbonamenti rispetto al fatturato totale, negli ultimi 3 anni si è mantenuto pressoché costante intorno al 2%. In leggero, ma costante aumento è invece l’incidenza del costo medio BIM rispetto al costo medio del personale tecnico che, partendo dal 4,85% del 2020 è arrivato al 5,17% nel 2022.

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