Creare un dialogo tra mondo della ricerca e mondo produttivo: è questo il primo obiettivo del nuovo gruppo di lavoro “Collegamento con l’Università e la ricerca” creato da ASSOBIM, l’Associazione per la divulgazione e promozione della digitalizzazione della filiera delle costruzioni e del Building Information Modeling.
Ne parliamo con Simone Garagnani, professore all’Università di Bologna, socio ASSOBIM e coordinatore del gruppo di lavoro “Collegamento con l’Università e la ricerca”
Qual è lo scopo del tavolo di lavoro ASSOBIM “Collegamento con l’Università e la ricerca”?
ASSOBIM ha dato vita a dei “tavoli di lavoro” al fine di promuovere l’utilizzo del BIM come uno dei driver fondamentali per la “rinascita” del sistema dell’edilizia e delle infrastrutture, che da sempre rappresenta uno dei settori fondanti l’economia nazionale ed un’eccellenza imprenditoriale. I tavoli di lavoro sono gruppi dedicati a tematiche specifiche, suddivisi in base alla vocazione dei partecipanti. Uno di questi è quello dedicato al collegamento con l’Università e la ricerca: è di recente formazione, poiché è nato in seguito alla nomina del nuovo Consiglio Direttivo ASSOBIM, a fine ottobre 2020. Affrontiamo quindi una tematica nuova, nello specifico il collegamento con l’Università e la ricerca. In queste primissime settimane abbiamo svolto le prime tre riunioni, durante le quali abbiamo impostato il programma di lavoro.
Quali sono gli obiettivi?
Gli obiettivi del tavolo di lavoro sono molteplici, tutti finalizzati ad agevolare un maggiore scambio di conoscenze e un trasferimento procedurale e tecnologico tra il mondo della ricerca e l’attività produttiva, tra le Università e tutte le aziende e le realtà che sono il grande patrimonio di ASSOBIM.
Organizzeremo delle attività di disseminazione, cioè un insieme di azioni e strategie volte a diffondere le informazioni sui risultati dei progetti di ricerca svolti sul BIM, sia in ambito nazionale sia internazionale, per tenere il più possibile aggiornati gli associati ASSOBIM.
Inoltre, forniremo ai soci le informazioni relative ai grandi programmi di ricerca finanziati, con particolare interesse per Horizon Europe. Riteniamo che i bandi e progetti finanziati dalla Comunità europea saranno di interesse sia per il mondo dell’Università e della ricerca, sia per le aziende, i produttori, tutte le organizzazioni che a vario titolo operano nel mondo BIM.
Vorremmo costituire con il nostro gruppo di lavoro una sorta di Osservatorio, con l’obiettivo di mantenere i soci informati sui bandi emessi dalla Comunità Europea che potrebbero trovare interesse proprio nelle realtà degli associati. Generalmente, infatti, i progetti di ricerca hanno una forte necessità di trovare consolidamento nella produzione reale, vogliamo quindi favorire il contatto tra questi due mondi.
Quale sarà la prima iniziativa che lancerete?
La prima iniziativa che vorremmo sottoporre all’attenzione degli associati è una serie di incontri legati alla disseminazione. Visto il perdurare della situazione pandemica, saranno tenuti online sotto forma di webinar. Stiamo pianificando un calendario di incontri coinvolgendo persone del mondo accademico che racconteranno lo stato dell’arte delle loro ricerche.
Stiamo lavorando anche con società che si occupano di agevolare e affiancare le aziende nella partecipazione ai bandi europei, poiché vorremo organizzare delle giornate dedicate a sensibilizzare gli associati su cosa vuol dire partecipare a un bando di ricerca finanziato, quali sono le caratteristiche di questi bandi e soprattutto quali sono i criteri con i quali vengono valutate le proposte.